Posts written by Eluu

CAT_IMG Posted: 6/7/2009, 21:38 Zero is the best! *ç* - VK FanClubs
W ZEROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

SEI IL MIGLIORE!

CAT_IMG Posted: 29/11/2008, 11:11 Quale Cullen preferisci??? - Others
Alice grande supporto per edward e bella, capace di grande amore verso qualcosa di sconosciuto
CAT_IMG Posted: 29/11/2008, 11:09 chi ti rispecchia di più? - Others
Edward cullen perchè è più umano di chiunque altro. e per l'infinito amore che prova per bella.
CAT_IMG Posted: 29/11/2008, 11:06 Edward VS Jacob - Others
non sono del tutto daccordo con voi. beh certo voto per Edward ma semplicemente perchè è questa la storia e Jacob non è un cane rabbioso semplicemente ha cercato la felicità. chi di voi non avrebbe fatto lo stesso...??? penso che chiunque avrebbe agito come lui. e poi il libro spiega tutto, no?



VIVA EDWARD E JACOB
CAT_IMG Posted: 11/10/2008, 20:21 Schede personaggio - Schede Utenti
Nome: Aerendil
Razza: Mezza umana mezza vampira
Eta:20
Storia: Nasce dall'unione di una umana e di un vampiro. Il padre biologico scappa con lei e l'abbandona(dovrebbe ucciderla ma non ha il coraggio); la madre impazzisce per la perdita della figlia e per la scoperta che il suo amante era un vampiro.Sola e abbandonata viene allevata da una famiglia umana di Natul, disprezzata dagli altri bambini, diviene fredda e riservata, ma non perde la sua gentilezza, la sua dolcezza ne la sua simpatia. all'eta di 20 anni fugge lasciando un biglietto ai genitori. Vaga per varie citta finche non viene a sapere di un colleggio che viene frequentato da umani e vampiri, cosi decide di frequentarlo.
Carattere: fredda e riservata, dolce simpatica un pò lunatica. Ama la natura e le stelle

Attacco: Flash Gun
Difesa:Ali d'angelo
Attacco speciale: Note D'argento
Difesa speciale: Campana di Vetro
Cura speciale: Anima della Fenice

Nome: Gabriel
Razza: Pura razza umana
Eta:24
Storia: Nasce a Merik , vive nel palazzo dei suoi genitori coccolato e vezzeggiato da tutti trascorre la sua infanzia molto felicemente. Cresce e i suoi genitori cercano di controlarlo, ma lui non ci sta e decide di frequentare un colleggio frequentato sia da umani che da vampiri. Lui crede nella coesistenza tra umani e vampiri. Le due razze non vivono proprio pacificamente tra di loro ma pian piano si cerca di far diventare questo sogno una realta.
Carattere: Solare, simpatico.


Attacco: Gun Death
Difesa:Fogli d'autunno
Attacco speciale: Night Night
Difesa speciale: Vento Delle tenebre
Cura speciale: Anima nera





Entrambi non sanno ancora cosa li attende
NATUL: piccola cittadina arroccata su di una collina. è una cittadina ordinata, per niente caotica. le case sono tutte basse e colorate di colori luminosi, hanno tetti spioventi e porte e finestre con gli infissi in legno e vetri finemente decorati. le strade sono in grandi mattoni squadrati, molto larghe. nel centro della città c'è una piazza rotonda con un'immensa fontana che rappresenta la madre terra, la fontana è completamente di marmo nero, e cristallo. alla fine della città c'è un bellissimo prato dove crescono tantissimi fiori colorati e profumati, un piccolo ruscello scorre lì nei pressi. un ottimo posto per la solitudine e per osservare le stelle.
Casa di Aerendill: una casa a soli due piani, al piano inferiore vi si trova la cucina, il salotto con il camino in marmo. al piano superiore si trovano le camere da letto e il bagno.
Cucina: poveri mobili in legno pregiato decorati finemente con un'ampia finestra che si affaccia sulla strada.
Salotto: è una stanza circolare con il camino, c'è un gran tavolo al centro e intorno 4 sedie tutto in legno decorato, ci sono 4 finestre è la stanza più luminosa.
Bagno: piccola stanza con una vasca in marmo e una piccola finestra.
Stanza da letto(genitori): un unico grande letto a baldacchino in legno decorato con un armadio decorato con gli stessi motivi e una finestra coperta con delle tende.
Stanza da letto (Aerendill): letto in legno decorato con fiori e foglie misteriose, un armadio enorme con uno specchio incorporato con una cornice in marmo decorata con lo stesso motivo. un'enorme finestra che guarda verso l'infinita distesa di verde oltre la città.
MERIK: La capitale, città caotica circondata da mura. le strade sono lastricate in marmo bianco, ci sono 5 piazze la più grande si trova al centro della città, le altre 4 ai 4 punti cardinali sono tutte identiche, ci sono 5 fontane disposte come le piazze , dei piccoli giardinetti curati con fiori e alberi profumati. le case sono immensi palazzi signorili interamente in marmo con cupole al posto del tetto a spiovente. alla periferia della città vive la borghesia nelle sue casupole di mattoni, i tetti a spiovente e le loro strade strette.
Casa di Gabriel: un enorme palazzo in marmo signorile, con una grande sala da ballo, una modesta cucina,la sala da pranzo, uno studio, due camere da letto, e gli alloggi della servitù. un gran parco all'esterno e la scuderia. sotto la cupola c'era un laboratorio astronomico.
Sala da ballo: enorme salone con pavimento in marmo nero e bianco un enorme lampadario in cristallo.
Cucina: mobili in legno pregiato non decorati.
Sala da pranzo: anche essa immensa un enorme tavolo in legno troneggia al centro della sala, è ovale e intorno ad esso ci sono decine di sedie ricoperte in velluto avorio.
Studio: stanza privata del padre di gabriel nessuno ha il permesso di entrarvi.
Camera da letto(genitori): stanza rettangolare con un letto a baldacchino in legno, con due finestre che affacciano sul giardino, uno specchio e un armadio.
Camera da letto(Gabriel): stanza tonda con un gran letto in legno decorato con stelle e pianeti al centro, un armadio decorato con lo stesso motivo in un lato, ci sono due finestre nascoste dalle pesanti tende.
Laboratorio astronomico: la stanza preferita da Gabriel è piena di oggetti per scrutare il cielo, vi passa la moggior parte del suo tempo.



L'incontro

Aerendill:
Camminavo per il viale alberato guardandomi intorno, era un parco fantastico con tutti quei colori e quei suoni, grazie ai miei sensi affinati potevo addirittura sentire lo scorrere di un fiume al di là della fitta coltre di alberi. Mi diressi verso quel suono, mi ritrovai in una radura assolata piena di fiori colorati. Mi inginocchiai sul bordo del fiume ed immersi la mano nell'acqua gelida, rimasi sorpresa era tiepida. Persa nei miei pensieri non mi ero accorta che dall'altra parte del fiume c'era qualcun'altro. Alzai gli occhi e vidi di fronte a me sull'altra sponda un ragazzo, alto, muscoloso ma non troppo, con dei capelli nero corvini scompigliati dal vento, gli occhi piccoli con una singolare forma a goccia neri con delle striatura argentate, quegli occhi erano qualcosa di spettacolare, accecante era la loro bellezza; ma soprattutto erano occhi attenti, e indagatori. Quando si accorse che lo fissavo mi sorrise, rimasi senza fiato, era un sorriso ammaliatore e i suoi occhi tradirono un grande conflitto interiore, eppure non era triste. Sorrisi a mia volta, arrossendo un po'. Lui non smise di sorridere e con un balzo superò il fiume e mi fu accanto. Rimasi senza parole era aggraziato nei movimenti e non sembrava affaticato, mi voltai verso di lui che disse “Ciao, sei nuova qui?” rimasi di nuovo senza parole, come poteva un umano avere un tono di voce come quello? Così limpido, cristallino? Mi guardava stupefatto allora risposi “Si, sono appena arrivata” allora lui continuò “Benvenuta. Io sono Gabriel, piacere di fare la tua conoscenza.” si abbassò mi prese la mano e la baciò; non ero più capace di respirare le sue labbra erano così morbide e calde a contatto con la mia pelle gelida, e meno male che non ero un vampiro almeno non del tutto, sorrisi amara a quel pensiero, chissà cosa avrebbe fatto se avesse saputo cosa ero. Mi riscossi e ripresi a parlare “ Grazie per il benvenuto, io mi chiamo Aerendill, piacere.” allora mi alzai e gli sorrisi. Lui sorrise e disse “Il tuo nome è molto particolare, ma è bellissimo.” arrossì di nuovo maledizione non ero una ragazza qualsiasi, perché quel ragazzo mi faceva quell'effetto? Perché, dannazione, non riuscivo a tenere a bada le mie emozioni come facevo sempre? Fui riportata alla realtà dal suono di una fragorosa risata, la sua, alzai gli occhi e vidi che stava ridendo ma non ne capivo il motivo, lo fissai e appena se ne accorse, smise, mi guardò con quegli occhi profondi come il mare, era serio, alzò una mano e mi toccò sulla fronte tra le sopracciglia, dove mi si formava una piccola ruga quando pensavo, e tentò di distenderla, allora capii, rideva della mia espressione accigliata, e mi rilassai, lui mi sorrise ma stavolta era un sorriso dolce, caldo come la sua mano,che fece scendere piano lungo il mio viso, la pelle bruciava al suo tocco, che mi stava succedendo? Perché mi sentivo così attratta da quello sconosciuto? Alzai la mano e la posai sulla sua che indugiava sulla mia guancia. Volevo trattenerla dov'era, volevo che il tempo si fermasse. Sorrise di nuovo, dolcemente, poi piano sfilò la mano dalla mia guancia e mi prese la mano, la sua era così calda, forte, il cuore accelerò. Poi alzò gli occhi per un attimo e poi tornò a guardarmi, disse “Forse è meglio che andiamo, è tardi.” indicò un angolo di cielo che spuntava dagli alberi, era scesa la notte e il cielo si stava puntellando di stelle. Non lasciò la mia mano, mi voltai verso di lui e dissi “Ok, andiamo”. Sempre senza lasciare la mia mano si diresse sicuro verso la coltre di alberi e io lo seguii, camminavamo affiancati, e non so perché ma sapevo che lì mi sarei trovata molto bene, e che finalmente non sarei stata più sola, a quel pensiero sorrisi e mi avvicinai a lui e poggiai la mai testa sulla sua spalla, lui non si mosse e continuò a camminare, ma sapevo che stava ridendo.

Gabriel:
Adoravo quel fiume, era un posto che nessuno conosceva e potevo stare solo con i miei pensieri, e poi guardare il lento scorrere del fiume mi piaceva seduto sull'erba fresca bagnata di rugiada. Stavo pensando al passo che avevo compiuto solo due settimane fa, avevo lasciato la mia casa senza rimorso, i miei genitori avevano passato il limite, volevano costringermi a sposare una ragazza che non avevo mai visto, e io non ci avevo visto più, avevo lasciato solo una lettera ed ero andato via, non sarei tornato mai più in quella casa, a quella vita. Il preside non aveva obiettato nulla anche se conosceva la storia e sapeva che poteva avere delle grane dalla mia famiglia, la quale era molto influente. All'improvviso mi resi conto che una ragazza dall'altra sponda mi fissava, doveva essere appena arrivata, non l'avevo mai vista. Era bellissima, alta, slanciata, con dei lunghi capelli castano ramati, e dei grandi occhi bronzei, la pelle pallida con un sottile velo roseo sulle gote. Mi sorrise, aveva dei denti perfetti, e le labbra piene, era perfetta. Sembrava un vampiro ma non lo era sentivo il battito del suo cuore accelerato, e il rossore sulle sue guance tradiva la presenza di sangue nelle sue vene. Mi alzai e spiccai un salto sul fiume per raggiungere l'altra sponda. Le atterrai vicino. Allora le dissi “Ciao, sei nuova qui?” non mi rispose subito, mi guardava con uno sguardo stupefatto poi rispose “Si, sono appena arrivata” aveva un tono di voce caldo, sensuale, allegro, continuai “Benvenuta. Io sono Gabriel, piacere di fare la tua conoscenza.” mi abbassai le presi la mano e la baciai, al sua pelle era fredda, ma piacevole, e aveva un odore di fiori, alzai gli occhi per vedere la sua espressione, era tormentata, stava pensando a qualcosa di non molto piacevole pensai, poi riprese a parlare “Grazie per il benvenuto, io mi chiamo Aerendill, piacere.” si alzò agilmente sembrava non toccasse davvero terra con i piedi, mi sorrise e io ricambiai, era davvero stupenda, poi ripresi a parlare “Il tuo nome è molto particolare, ma è bellissimo.” avvampò, e le guance le si tinsero di un rosso tenue, poi aggrottò la fronte e le si dipinse una piccola ruga tra le sopracciglia, chissà a cosa stava pensando di tanto brutto, scoppia in una fragorosa risata, era proprio strana quella ragazza. Allora mi fissò e io smisi di ridere forse l'avevo offesa. La fissai negli occhi bronzei per capire se l'avevo offesa con la mia risata. Ma non sembrata offesa o arrabbiata con me, sembrava Pensierosa. Non so bene cosa mi spinse a fare quello che avrei fatto di li a pochi secondi, ma sentii il bisogno di alleggerire quel viso angelico dalle sue preoccupazioni. Allora alzai la mano e tentai di distendere la piccola ruga che si era formata tra le sue sopracciglia. Si rilassò e allora sorrisi, non era arrabbiata con me ma cosa le era passata in mente prima allora? Con la mia mano le carezzai il viso e mi fermai sulla sua guancia com'era fresca la sua pelle a differenza della mia. Com'era morbida e profumata, ma cosa mi stava succedendo? Perché volevo a tutti i costi aiutare quella sconosciuta? Perché mi sentivo attratto da lei come una calamita? Lei, piano alzò la sua mano e la poggiò sulla mia trattenendola dov'era, sorrisi pensavo volesse darmi un sonoro schiaffo, invece sembrava che anche lei provasse questa misteriosa attrazione. Allora tolsi la mano e presi la sua nella mia, stringendola un po'. Poi alzai li occhi, era sera, il sole era calato, abbassai di nuovo lo sguardo e dissi “Forse è meglio che andiamo, è tardi.” e indicai un angolo di cielo che spuntava tra gli alberi. Guardò nel punto che le indicavo, non lasciò la mia mano, poi si voltò e disse “Ok, andiamo.” Allora iniziai a dirigermi verso la coltre di alberi senza lasciare la sua mano, lei mi seguì affiancandomi. Sarei potuto rimanere lì per sempre con lei al mio fianco, avevo preso la giusta decisione, ero libero di seguire la mia strada e di fare le mie scelte. Poi sentii che si avvicinava e posò la testa sulla mia spalla, risi, perché sapevo che anche lei la pensava come me.


Edited by Eluana - 14/12/2008, 14:14
CAT_IMG Posted: 14/8/2008, 10:13 Assenze - Supporto utenti
io sarò via dal 17 al 25 agosto. sarò fuori città con gli scout per il campo estivo. mi farò una bella camminata a piedi da viterbo a roma. ciaooooooooooooo
7 replies since 9/8/2008