Chastity burns: descrizione personaggi

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chastityburns
CAT_IMG Posted on 30/10/2008, 09:27




Descrizione personaggi Chastiti Burns


Nome: Chastity (volevo usare il mio nome ihih)
Età: 16 anni
Razza: Vampiro

Commento:

Chastity ,per gli amici Chassy, ha i capelli lunghi, lisci e castani, e gli occhi verdi, non ha nessuna caratteristica orientale, occhi a mandorla,capelli neri ecc. infatti….

Nasce a kyoto, Giappone dal matrimonio tra Corin Waison ( donna americana,studiosa della cultura giapponese) e heishiro Takashi, ultimo erede di una nobile famiglia orientale.
Gli ostacoli creati dai genitori di Heishiro, che volevano un matrimonio con una nobile, inducono Corin a scappare in America con la figlia Cassy.
Chassy mano a mano che cresce scopre di essere un vampiro, la mamma non vuole dirle nulla, ma all’età di 16 anni decide di ritornare in giappone per capire meglio le sue origini e sapere più cose sulle sue doti vampiresche. (La madre la manda alla cross accademy conoscendo la loro sperimentazione con la night class).

Tecniche:
Rosso: è molto abile con la frusta antica, unico ricordo del padre, (con una pozione ha reso l’arma invulnerabile e tagliente)Blu: le sue conoscenze sull’alchimia infuse dagli studi della madre le permettono di creare continue pozione che a seconda dei componenti la aiutano a proteggersi dagli attacchi dei nemici.
Verde: riesce a controllare l’energia psichica presente nell’aria e la sfrutta a suo favore.
Viola: in alcuni momenti (di difficoltà estrema) riesce a munirsi di un vento di raggi di luna che le fungono da armatura.
Cura:usa sempre le pozioni.
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Nome completo: Duke Hanari
Età: 18 anni
Razza: Vampiro puro sangue

Commento:

Duke nasce in Giappone e come tutta la sua stirpe avrà il dovere di tenere alto l’onore della famiglia Hanari. Ha i capelli neri e gli occhi color dell’ambra.
All’età di 18 anni sarebbe andato al prestigioso istituto Cross e tutta la sua esistenza sarebbe stata un po’ banale…
Ma una settimana prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, a Kyoto, incontra Chastity, un po’ impacciata e spaventata per il cambiamento di ambiente, poco dopo scoprono che andranno allo stesso istituto…

Rosso: Sfrutta gli elementi climatici a suo favore ( di conseguenza controlla anche: ghiaccio e fuoco, i due estremi…).
Blu: sempre si difende con le sue capacità di attacco, es. ( con lastre di ghiaccio)
Verde: crea un vortice d’aria gelida così potente da polverizzare l’avversario, ma deve riuscire ancora a controllare questo potere.
Viola: in rari casi estremi sono le stesse forze della natura che gli corrono in aiuto.
Cura: si rigenera più facilmente dove i climi sono estremi, ma non può curare ferite mortali.

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°°°Chassy°°°


descizione paesaggio fisico




In questa casa e dintorni, accadranno molti fatti della mia storia tra cui l’incontro fra i due personaggi e altro….

( Chassy arriva a Kyoto, con tanto di bagagli e cartina si dirige verso l’indirizzo segnalato)

Finalmente arrivai davanti ad un enorme portone in legno intarsiato con rifiniture di ferro battuto. Ero uscita del tutto dal centro caotico della città e quella zona confinante con un fitto bosco sembrava dissociarsi da tutto il resto intorno.
Le poche persone che passavano mi indicavano con aria sorpresa e alcune madri, tirando i loro bambini affrettavano il passo.
Prima che potessi bussare, l’imponente portone si aprì con un rumore caldo e spaventoso, dietro un uomo di età indefinibile più che indefinita vestito distintamente, mi fece cenno di entrare.
Lo spettacolo che vidi mi mozzò il fiato. L’enorme porta che avevo varcato prima, era l’unica entrata; dato che il meraviglioso giardino e la casa erano contornati da questa grande muraglia che riproponeva gli stessi motivi intagliati poco fa sul legno: grandi animali mistici che con dinamicità sembravano fondersi con la struttura e darle vita.
Penso che il verde sia stato il colore dominante… dei piccoli canneti si disseminavano per il giardino, le foglie verdi e tenere ondeggiavano rilasciando nell’aria ad ogni movimento una strana polvere.
Un grande salice, l’albero più maestoso del giardino, lasciava cadere i suo morbidi rami in un laghetto contornato di pietre ben sistemate che accoglievano le fronde sostenendole.
Alcune libellule svolazzavano posandosi su dei cespugli ben curati per poi riniziare il loro volo.
Non avevo visto nessun altro apparte l’uomo che mi faceva strada tra la vegetazione, folta eppure controllata e penso che non avrei visto nessuno, perché solo la brezza turbava la quiete del giardino.
Dietro un canneto attraversato da un piccolo ponte sempre di legno apparve la casa che mi avrebbe ospitato per molto tempo, o almeno quanto me ne basta, la casa di mio padre. Era proprio come le case antiche che avevo visto in foto eppure... L’unica costante erano le rappresentazioni in qualche modo inquietanti di questi strani animali… mitologici suppongo. Era strutturata su tre piani, divisi ognuno da tetti spioventi, quella costruzione mi dava sicurezza e stabilità con la sua imponenza ed eleganza. Già riuscivo ad avere un'impressione più completa della mia famiglia e di come avrei potuto vivere. Ma non so se mi sarebbe piaciuto, l'unica cosa di cui ero sicura era che quella casa non era normale, e intanto mi balenavano in mente le facce stupite dei viandanti che mi vedevano entrare, in seguito me ne sarebbe stato spiegato il motivo...
Salì tre scalini che mi portarono sulla piattaforma dell’ingresso rigorosamente in legno.
Posai la valigia nel corridoio e, scortata dall’uomo misterioso arrivai nel gigantesco salone. Una delle pareti era completamente affrescata, anche se ormai quasi ogni tratto era sbiadito e irregolare, si riconoscevano comunque dei monti e delle persone vestite con abiti tradizionali. Svolgevano attività quotidiane, poi cerimonie e feste.
L’elemento dominante del salone era un gigantesco camino il legno scurissimo che riempiva ancora di più la stanza con quella sensazione tetra,ma la cosa in assoluto più interessante era una vasta collezione esposta sopra il caminetto di armi per lo più antiche di ogni genere ( maggiormente armi bianche), dai coltelli più o meno lunghi, fino a katane e asce e stelline ninja e qualche fucile da caccia. Solo uno spazio al centro della sfilza era
Vuoto.
L’uomo vide la mia frusta spuntare dalla borsa, quindi delicatamente la sfilò e la rimise al suo posto sopra il caminetto.
Già iniziavo ad abituarmi alla mia nuova casa….



L’INCONTRO :woot:


Stavo camminando per la strada principale, centinaia di persone mi passavano accanto, i loro sguardi mi sfioravano per poi scivolarmi ai lati, sembrava andare controcorrente in un fiume in piena.
Guardavo fissa la cartina e trascinavo la borsa con il materiale per lì iscrizione al collegio con noncuranza.
Se gli abitanti di Kyoto non fossero sati così attenti, di sicuro ne avrei investiti almeno una quindicina. Poi accadde tutto molto velocemente, senti della gente dire tra se “Ma dove corre quel ragazzo” poi una specie di scheggia mi arrivò addosso facendomi cadere, e vi assicuro, non sulla borsa, ma sull’asfalto. Senti un dolore lancinante ad un fianco, la strada si era fatta terribililmente vuota, ma prima di perdere i sensi vidi un ragazzo con i capelli neri che mi guardava preoccupato, il maledettissimo responsabile di quella figuraccia. Poi chiusi gli occhi…
Appena aprì gli occhi inquadrai un salice molto familiare, ero nel maestoso giardino della mia nuova abitazione al quale non mi ero ancora per niente abituata.
Il ragazzo con i capelli neri mi guardò sollevato appena mi alzai e mi si avvicinò “ mi dispiace di averti creato questo disagio, ma non potevo farmi riacchiappare”, “da chi” aggiunsi temendo di aver detto già troppo “ da i guardiani della mia casa, che vogliono farmi impegnare nello studio a tutti i costi” concluse sorridendo. Io ricambiai con una smorfia amichevole, poi un grande problema mi lampò intesta facendomi balzare in piedi definitivamente… “ La borsa! L’ho lasciata per strada!?! Dentro c’erano i documenti per l’iscrizione al collegio!”.. Il ragazzo si avvicinò ancora più a me, mi mise una mano sulla spalla e con forza delicata ma decisa, mi fece rimettere a sedere sul tronco del salice, poi disse “ Non ti preoccupare, l’ho presa io, è là accanto te, ma per curiosità, a quale collegio devi iscriverti?”,… Guardai incredula la borsa pensando di avere fatto una figuraccia, ma poi risposi “ Al collegio Cross”. Il ragazzo sorrise malizioso, poi si avvicino con passo veloce al portone di entrata “ Comunque io mi chiamo Duke Hanari” quindi sparì dietro le immense porte di legno.
Appena fu scomparso una valanga di domande mi caddero addosso facendomi ricordare il livido al fianco destro. “Come faceva a sapere dove abitavo? L’avrei rivisto? Perché scappava in modo così drastico? Perché voleva sapere il nome del Cross?Perché non gli ho detto come mi chiamavo io accidenti?”..
Eppure mi sembrava di averle già dentro di me, avevo come la sinistra impressione che stasera sarebbe stato ripescato dai guardiani della sua famiglia, e che non gli serviva sapere come mi chiamavo, e che , non so perché, ci saremmo rivisti…

Edited by chastityburns - 30/12/2008, 08:56
 
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CAT_IMG Posted on 31/10/2008, 18:37
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ok va bene passa pura alla prima prova
 
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chastityburns
CAT_IMG Posted on 1/11/2008, 18:21




oki"
 
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chastityburns
CAT_IMG Posted on 5/11/2008, 20:37




aggiunta quarta prova....sopra nella descrizione personaggi ;)
 
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CAT_IMG Posted on 6/11/2008, 07:42
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Vorrei che tu scrivessi altre impressioni sulla casa che avrebbe accolto il tuo personaggio. Mi hai detto solo che é antica e che ci sono questi animali mitologici.
Ti specifico il pezzo che intendo.

SPOILER (click to view)
Dietro un canneto attraversato da un piccolo ponte sempre di legno apparve la casa che mi avrebbe ospitato per molto tempo, o almeno quanto me ne basta, la casa di mio padre. Era proprio come le case antiche che avevo visto in foto eppure... L’unica costante erano le rappresentazioni in qualche modo inquietanti di questi strani animali… mitologici suppongo.


In compenso direi che il resto va bene.
Aggiungi un po' di dettagli su quello che ho detto e dopo puoi proseguire con la quinta prova.
 
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chastityburns
CAT_IMG Posted on 6/11/2008, 13:03




oki provvedo
 
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CAT_IMG Posted on 6/11/2008, 18:29
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Ottimo. ^^
Passa pure alla prova successiva.
 
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CAT_IMG Posted on 2/1/2009, 22:47
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Per la quinta prova: la storia non è male, ma manca il sentimento. Lo scopo di questa prova è farci sentire le stesse emozioni che provano i protagonisti quando si incontrano. Cosa pensano e cosa sentono. Spero di essermi spiegata ^^. Avvertimi quando hai modificato
 
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chastityburns
CAT_IMG Posted on 11/1/2009, 09:09




ok.. modifico subito....
 
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