Nome: Reika Hioury
Età: 19 (apparenti)
Razza: Vampiro (dalla nascita)
Commento: Reika nacque in una famiglia di vampiri di un casato molto rispettato da tutti. Essendo la primogenita fu la più viziata della famiglia. Dopo alcuni anni nacquero Rey e Niko, i suoi due fratelli minori gemelli. La sua vita scorreva serena e tranquilla fino ad una sera. Erano riuniti tutti in casa, la servitù non era di servizio e si stavano godendo una tranquilla serata in famiglia. Già da un po’ di tempo c’erano dei disaccordi tra la sua famiglia e quella di una casa vicina, ma non era mai successo niente di grave. Però, quella sera d’inverno, mentre fuori pioveva e l’unica fonte di luce era la luna un po’ offuscata, tre sagome irruppero dentro la casa fronteggiando la famiglia di Reika. Istintivamente i genitori si misero davanti ai tre figli, mentre gli dicevano di scappare e nascondersi. Reika fu la prima a muoversi e a correre nella stanza vicina dove si nascose nell’armadio. Cercò in tutti i modi di restare calma e di fare il minimo rumore, ma la cosa era difficile, soprattutto sentendo i rumori nell’altra stanza. Stette rannicchiata immobile per molto tempo nell’oscurità, fino a quando non sentì più rumori provenire dalla stanza accanto. Aprì lentamente le ante dell’armadio e, tutta tremante, si avviò verso la sala. Arrivata sulla soglia della porta quello che vide la scioccò. Davanti ai suoi piedi, in un lago di sangue, c’erano i suoi fratellini abbracciati e senza vita. Avanzò di poco e vide altre due sagome, quelle dei genitori. Il padre era disteso a pancia sotto e la madre era appoggiata contro il muro con la testa bassa, entrambi erano morti con due enormi squarci sul collo. Quando riuscì a muoversi e ad andare avanti vide la porta principale che si stava chiudendo cogliendo un piccolo particolare. Un bambino, poco più grande di lei, la stava fissando e sorrideva soddisfatto. La cosa che la colpì furono quegli strani occhi viola scuro.
Restò in quella casa per pochi giorni ma quando uscì si fece una promessa. Avrebbe trovato il ragazzo con quegli occhi viola e avrebbe vendicato la sua famiglia!
Luogo:
La casa dove nacque Reika è una casa molto sfarzosa a due piani. All’esterno è la tipica villa vittoriana, rigorosamente verniciata di bianco, con ampie finestre e ghirigori nelle parti più alte.
Essendo stata costruita in cima ad una collina ha una stradina fatta di mattoni che portano dritti verso i quattro scalini del portico.
Il porticato, anch’esso bianco, è molto largo e confortevole, contiene una panchina vicino alla ringhiera e svariate piante di bellezza posizionate qua e là per dare un tocco di classe all’entrata.
Appena si varca il portone, rigorosamente lavorato ed intarsiato come le altre porte della casa, ci si trova davanti ad un entrata immensa. E’ una stanza circolare con i vari mobili, quali un tavolino, un orologio a pendolo e varie vetrine, disposti in giro. Ai lati ci sono due porte mentre dritto davanti a se c’è una scala a chiocciola che sale vertiginosa verso l’alto.
Nella stanza di destra c’è un piccolo cucinino in muratura, con i vari oggetti di rame sparsi in giro e un tavolo in legno attaccato al muro con una panca per potersi sedere. La finestra dà sull’altra collina di fronte dove c’è una casa altrettanto simile a questa, ma oltre a quella nulla. Infatti il paesaggio intorno è un po’ misero, solo distese sconfinate d’erba e qualche campo coltivato.
Nella stanza a sinistra c’è il salone con un immenso divano posizionato davanti all’immancabile caminetto. Per terra un tappeto egiziano con varie decorazioni rende la stanza ancora più confortevole. Davanti al divano e alle due poltrone vicine c’è un tavolino basso con sopra un copritavolo fatto a mano. I muri sono pieni di quadri e di fotografie della famiglia e sulla parete est si apre una piccola porticina che conduce ad una lavanderia. Qui c’è il lavandino (non essendoci la lavatrice) con un armadio lì vicino dove venivano buttate le lenzuola e le coperte. Al soffitto sono fissate tutte corde per poter stendere i panni.
Se si sale per le scale si può andare nel “reparto” notte. Ci sono tre stanze, la prima sulla sinistra è la camera della domestica che viveva lì, dentro è quasi vuota, c’è solo un letto e un lavatoio intarsiato con un piccolo comodino lì accanto.
Nella stanza di fronte alle scale c’è la camera dei genitori di Reika, ha un grande letto matrimoniale a baldacchino con le tende che scendono a coprire i lati del letto, da tutte e due le parti c’è un comodino con sopra una lampada ad olio e su uno un rosario sull’altro una bibbia.
Ci sono due lavatoi, intarsiati, con due portasciugamani.
Nell’ultima stanza a destra è quella dei bambini. Infatti dentro ci sono tre lettini a baldacchino con le tende raccolte attorno ai pali, ognuno con un comodino e una lampada ad olio. I tre lavatoi e portasciugamani sono posizionati in un angolo della stanza vicino all’enorme finestra che dà sull’entrata.
ATTACCOIce eyes (con il solo potere dello sguardo riesce a ghiacciare qualsiasi cosa)DIFESABolla protettiva ( con la forza della mente riesce a crearsi intorno una specie di bolla che la protegge dagli attacchi indiretti)ATTACCO SPECIALEfrusta di ghiaccio (crea una frusta di ghiaccio con cui attacca il nemico)DIFESA SPECIALEBlocco (riesce a bloccare temporaneamente l’attacco e l’attacco sp. Dell’avversario mettendolo così in grande difficoltà)CURA SPECIALE: Rigenerazione (se è a contatto per un pò di tempo con l'acqua fredda riesce a rigenerarsi)*****************************************************************************************
Nome: Yosuke Igarashi
Età: 22 (apparente)
Razza: Vampiro (purosangue)
Commento:La storia di Yosuke è molto strana e confusa. Infatti neanche lui ricorda molto del suo passato, ha solo strane immagini che ha sparse e frammentate nella testa. I suoi ricordi nitidi iniziano in una calda giornata di primavera. Si trovava sotto l’ombra di un grande pino con accanto un piccolo foglio dove c’era scritto “Yosuke Igarashi, vampiro sangue puro. Sicuramente ora che ti sei svegliato non ti ricorderai chi sei, per questo ti abbiamo scritto questa lettera. Spero vorrai perdonarci se ti abbiamo lasciato così, senza spiegazioni e soprattutto senza ricordi, ma è giusto così, molte cose bisogna scordarle per il bene comune. Figlio mio cerca la tua vecchia casa, lì troverai quello che devi fare. Mi raccomando, abbi cura di te, ma soprattutto, porta a termine la tua missione. Con affetto. Mamma e papà” Dopo aver letto questa lettera si era messo a cercare la sua casa per compiere il suo destino!
Luogo:
Un luogo a me caro? Non ne ho. L’unico che ora posso chiamare “rifugio” è questo vecchio rudere abbandonato che sfrutto come alloggio momentaneo.
E’ un vecchio mulino che cade a pezzi, la porta di legno all’entrata non si regge più sui cardini pendendo di lato e facendo un suono gracchiante ogni volta che si tocca.
Di finestra ne è rimasta una sola che però è completamente distrutta e non serve praticamente a nulla. Il muro è fatto di mattoni vecchi, naturalmente non sono neanche dritti e la maggior parte se viene toccata cade per terra, l’unica cosa che ancora si salva, per così dire, è il tetto. Infatti, anche se c’è il presentimento che possa cadere da un momento all’altro, è ancora stabile al suo posto.
Il pavimento è irregolare, le assi di legno, probabilmente per le infiltrazioni d’acqua, si sono alzate rendendo il passaggio molto difficoltoso. Non c’è mobilia dentro a meno che non si voglia considerare una decorazione il muschio che cresce sulle pareti. E’ a due piani ma per due motivi fondamentali non ho mai visitato il piano superiore. 1) le scale sono completamente distrutte e non si può procedere e 2) non sarei salito per nulla al mondo sopra anche perché nulla mi faceva presumere che avrei trovato qualcosa di più di quello che già avevo.
L’unico luogo in cui poter dormire è un divano da cui fuoriescono le molle che in qualche modo è confortevole.
Questo rudere ha anche un pregio però, il camino. E’ molto comodo potersi accendere un fuoco la sera quando fuori fa freddo, ma oltre a questo la “casa” è da buttar via ma mi adatto.
Sono protetto in un certo senso visto che questo posto si trova immerso in una boscaglia fitta e non visitata evidentemente da parecchio tempo. Intorno a me ci sonon solo alberi e un piccolo rivolo d'acqa che uso per lavarmi e dissetarmi. Sono immerso in tutto questo verde e mi sento forse a casa, è il mio posto o almeno lo sento così nel mio cuore. Un posto irraggiungibile nascosto nel cuore di una foresta, ma forse è perchè mi sento così anche io? Domanda inutile...
ATTACCOPensiero infuocato (con la sola forza della mente riesce ad accendere e a governare dei fuochi)DIFESAScudo (crea uno scudo davanti a se che blocca qualsiasi attacco non diretto, è momentaneo)ATTACCO SPECIALEManipolazione degli elementi (riesce a manipolare e a controllare i 4 elementi: terra, acqua, fuoco e aria)DIFESA SPECIALECorpo infuocato ( può far diventare incandescente il suo corpo per un tempo limitato così da evitare attacchi diretti)CURA SPECIALERigenerazione ( trae energia dal fuoco per rigenerarsi)Edited by SweetAlice93 - 7/4/2009, 13:29
