Ania e Yoite

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kurenai uchiha
CAT_IMG Posted on 26/6/2009, 12:20




Nome: Ania
Età: 15
Razza: Vampiro
foto: image
Commento: Ania è nata da una famiglia di vampiri nobili. Viziata e cresciuta in mezzo a giocattoli e tutto ciò che desiderava non poteva credere che ci fosse nulla di oscuro all'esterno di quelle mura sicure che erano la sua casa, e l'unica cosa che avesse mai visto. I genitori non le avevano mai detto nulla, non l'avevano messa in guardia, anche perchè credevano fosse troppo piccola per certe cose. Ania non sapeva che fuori dei vampiri braccavano la sua famiglia da anni. Non si sapeva il motivo di tale atteggiamento, ma per questo la sua famiglia era stata costretta a nascondere la bambina da occhi esterni.
Una notte, Ania sentì un rumore provenire dalla camera dei suoi genitori. Aveva 9 anni, si alzò dal letto e vide i suoi genitori morti. Vide anche il loro assassino, e quando questo si voltò a squadrarla con un sorriso malvagio decise di fuggire. Si intanò nei sotterranei della famiglia entrando in una botola nascosta sotto un finto tappeto. I suoi genitori giocavano con lei a nascondino in quel luogo. Forse quello non era stato solo un gioco...Ma la preparazione per una situazione del genere. Ania si nascose sotto la scalinata in legno e aspettò che il rumore di passi al piano superiore cessasse prima di uscire da lì. Aprì la botola e si guardò intorno. Non c'era nessuno. Piangendo disperata si aggirò per casa invocando aiuto, ma non c'era nessuno a salvarla. Era sola...
Poi due mani la presero per le spalle e la costrinsero a tacere tappandole la bocca. Tentò di ribellarsi, ma bastò un colpo alla testa e lei svenne... Si risvegliò in una casetta in legno spoglia, con un caminetto acceso e con un ragazzo che seduto su una scrivania studiava delle carte. Si alzò dal divano su cui aveva dormito e alndò da lui: "dov'è mamma?" gli chiese triste. Lui le rivolse un triste sorriso "è andata via, ma stà bene tranquilla, da adesso mi prenderò cura io di te". E Ania gli sorrise. Quel ragazzo di nome Yoite l'avrebbe protetta come avevano sempre fatto i suoi genitori, e lei gli sarebbe stata sempre affianco...
Gli anni passarono e Ania e Yoite divennero più affiatati di due fratelli. La piccola imparò a vivere senza sprechi, senza lusso. Imparò a non desiderare il sangue degli umani grazie all'aiuto del fratello. Yoite per il 10 compleanno di Ania le regalò una katana e le insegnò anche ad usarla. Quell'arma sarebbe diventata parte della ragazza per tutta la vita, un'amica inseparabile che l'avrebbe aiutata a contrastare gli attacchi di chiunque la voleva morta, e anche per proteggere il ragazzo che l'aveva cresciuta e aiutata a sopravvivere in quegli anni.
Raggiunta l'età opportuna i due entrarono a far parte della Night class in un istituto che istruiva separatamente sia umani che vampiri.

fulmine: (la katana viene avvilta da un fulmine che ha il potere di paralizzare il bersaglio colpito e permette di infierire il colpo di grazia con estrema facilità)
scudo di saette: (producendo un movimento circolatorio con la katana si viene a creare una sfera circondata da saette che la proteggono e non lascia passare attacchi esterni)
sfera elettrica: (nel palmo della mano destra si viene a creare una sfera di fulmini e saette. Chiudendo la mano in un pugno si aumenterà la potenza di esso. è mortale ma nella maggior parte dei casi paralizza e mette fuori gioco l'avversario per un pò)
illusione: (entrando in contatto visivo con il nemico può calarlo in un mondo illusorio in modo da renderlo inoffensivo)
tanica di erbe medicinali: (un liquido contenuto in una boccetta che porta sempre con se. Le cura le ferite peggiori ma non del tutto, le rende solo trascurabili durante il combattimento)

Nome: Yoite
Età: 19
Razza: Vampiro
foto:image
commento: Yoite nasce da una famiglia di vampiri poveri che si sono sempre tenuti in disparte ma comunque in buoni rapporti con gli altri vampiri. Insieme ad altre famiglie hanno sempre combattuto contro i vampiri che volevano fare del male agli umani e li hanno sempre tenuti sott'occhio in modo da non lasciarli troppo liberi di uccidere. Yoite è stato addestrato sin da piccolo a difendere gli umani, a bere il sangue sintetico nelle bottiglie o a nutrirsi con delle pillole da sciogliere in acqua per farla sembrare sangue. Non avendo mai conosciuto veramente il sapore del sangue umano non lo desidera più di tanto, anche se ne ha sempre sentito l'odore invitante. Ma sà come deviare il desiderio.
La sua famiglia è stata sterminata dopo un attacco e lui è rimasto solo, anche se aveva comunque mici su cui fare affidamento. Era da poco rimasto orfano quando venne a sapere che una famiglia in buoni rapporti con i suoi defunti genitori era stata sterminata allo stesso modo. Appena saputa la notizia si era precipitato nella casa sperando di incontarre di persona gli assassini, ma non trovò nulla...Apparte Ania. La piccola invocava aiuto, e lui l'avrebbe aiutata. La prese con se, forse un pò brusacmente ma le circostanze non gli permettevano di essere delicato. C'erano degli assassini in giro.
La portò a casa con sé. La piccola accettò la situazione seppur ancora traumatizzata dal cambiamento di situazione. Abituata com'era al lusso dovette abituarsi alle nuovi condizioni. Yoite le volle bene come se fosse una sorella minore, le regalò una spada simile alla sua katana e le insegnò quello che sapeva. La protesse e la guidò finchè entrambi non decisero di andare nell'istituto di vampiri e umani. Lì avrebbero vissuto insieme ai loro simili, e entrambi erano felici di stare insieme anche in quel luogo...

katana (sà usare benissimo la katana e i suoi colpi sono potenti e precisissimi)
scudo magnetico (usando il palmo della mano crea intorno a sé uno scudo magnetico che respinge gli attacchi dei nemici e non permette ad essi di avvicinarglisi)
tortura degli occhi: (entrando in contatto visivo con l'avversario lo fà sprofondare in un mondo di tortura. Gli sembrerà di restare imprigionato per giorni in quel mondo anche se nella realtà stanno trascorrendo solo millesimi di secondo)
onda d'urto (liberando all'improvviso una potente carica d'energia creerà un'onda d'urto intorno a lui in modo di liberarsi da ogni ostacolo nel raggio di venti metri)
pozione (un'infuso di erbe medicinali creato da lui, capace di curare ogni ferita e velocemente)
 
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Sigra Cullen
CAT_IMG Posted on 26/6/2009, 21:36




bene vai pure avanti
 
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kurenai uchiha
CAT_IMG Posted on 26/6/2009, 22:10




2^ prova

Ania
fendente di katana
spostamento d'aria
pugno di fuoco
colpo paralizzante

Yoite
proiettili di ghiaccio
gabbia d'energia
morso di fuoco
ragni imprigionanti
 
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Sigra Cullen
CAT_IMG Posted on 26/6/2009, 22:17




ok passa alla terza e dopo scrivi nell'apposito topic che l'hai fatta ok?
 
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kurenai uchiha
CAT_IMG Posted on 27/6/2009, 15:21




4^ provaaaa^^

lo sò che non è un granchè ma in questo periodo non ho proprio l'ispirazione per scrivere ^^""
eccola:

Casa natale di Ania: Sono nata in una piccola città di circa 2.000 abitanti. La mia casa era una villetta in cima ad una collina che al tramonto veniva colorata di rosso dagli ultimi raggi solari e che al mattino veniva illuminata per prima da essi. Il recinto formato da un groviglio di figure in metallo nero era nascosto da una siepe che con il tempo lo stava ricoprendo del tutto nascondendolo alla vista dando alla casa un aspetto antico. Dal grande cancello nero partiva un sentiero in salita che arrivava zigzagando all'entrata della casa. Avvicinandosi all'abitazione si andava intensificando l'odore dell'erba. Un'aura di antichità e di tranquillità si respirava in quelle mura ed era quasi tangibile. L'entrata della casa era formata da due colonne laterali che incorniciavano il portone in legno lavorato. Le pareti bianche davano all'abitazione un aspetto luminoso e il giardino, sempre curato alla perfezione era formato da una grande distesa di fiori. Quà e là erano state piantate delle rose bianche e rosse, gigli e ortensie e delle grandi querce ombreggiavano un pò il panorama fiorito con la grande casa bianca al centro. Una grande pianta si arrampicava sulla parete destra della villa. I piccoli fiorellini arancioni che crescevano da essa ricoprivano la parete destra e l'entrata ad arco della casa dandole un aspetto delicato e raffinato insieme alle colonne alte e snelle. Quella era la casa in cui ero cresciuta fino alla strage dei miei genitori. La casa aveva possenti mura che mi avevano sempre dato una sensazione di sicurezza. daltrond quella era casa mia. Bella, invidiata da tutti, luminosa e elegante.
All'interno i pavimenti erano fatti di un metallo lavorato che assumeva un colore argenteo e che quasi brillava quand'era illuminato dai raggi solari. A mezzogiorno sembrava di essere immersi in un'arcobaleno di colori per la luce che immagazzinavano e sparavano contro le pareti. Un tappeto rosso decorava l'entrata, un tapeto rosso come il sangue con lo stemma della mia famiglia al centro. Ero sempre stata orgogliosa della mia famiglia e della mia casa. Una grande scalinata in marmo argentato portava al primo piano. Il corrimano era in oro e facendo scorrere la mano su di esso salendo le scale si avvertiva la perfetta lisciosità del materiale. Il corridoio ad arco portava alle stanze da letto e all'unico bagno della casa. La mia stanza da letto era come quella di una principessa. Mi sentivo così in quella stanza. Potevo sognare di essere la regina e quello il mio regno. Il grande letto ricoperto da teli bianchi era posto sulla parete di fronte e una grande finestra mi permetteva di guardare di sotto, vedevo tutto il giardino da lì e a volte guardare fuori era il mio passatempo preferito. Nei momenti di tranquillità, quando fuori il sole splendeva, o anche quando c'era il temporale, l'aspetto del mio giardino era così sereno!
Pochi lo sapevano, ma sotto il tappeto rosso all'entrata c'era una botola nascosta che conduceva d un sotterraneo tramite una scala in legno. Era il nascondiglio d'emergenza della mia famiglia...Ma questo lo scoprii solo qualche anno più tardi.
Oggi, mentre vivo altrove, la casa è considerata dagli abitanti un luogo abitato dai fantasmi. E questo mi dà rabbia. Perchè quello era il mio castello!
Le grandi mura bianche sono ormai state ricoperte del tutto da una pianta che nel corso degli anni si è arrampicata lungo tutte le pareti. Le colonne si sono crepate e sembrano crollare da un momento all'altro così come le pareti (nei punti in cui le si potevano vedere tra i grovigli delle piante). Tutto è così oscuro e triste... Il giardino, una volta fiorente, adesso è ricoperto di erbacce e da nidi di animali che hanno fatto di quel luogo la loro casa. Le grandi querce sonoo secche e spoglie delle foglie che un tempo le ricoprivano. Sembrano morte. tutto in quel posto oggi lo sembra.
L'abitazione è caduta in rovina e nessuno si cura più di tenerla pulita e luminosa com'era un tempo. Molte storie di fantasmi si ambientano lì inquinando la fama della casa di una delle più potenti famiglie di vampiri dell'epoca...E io sono triste...perchè ho perso una parte orgogliosa e serena della mia identità...


casa di Yoite: La mia dimora è stata sempre la stessa.
Eretta in una città isolata di montagna la casa era piuttosto malandata, i muri non sembravano reggere il peso degli anni, ma erano resistenti e non sarebbero mai caduti. Era una casa sicura, in cui sentirsi protetti sebbene non fosse una delle più nuove. Ma al suo interno si respirava un'aria così familiare...
All'estreno una grande distesa d'erba ricopriva la montagna silenziosa e isolata. Il giardino era uno dei posti più tranquilli che avessi mai visto. Passavo le ore da ragazzo a sentire il vento soffiare tra le montagne, a sentire l'odore della pioggia arrivare o quello dell'erba appena tagliata. La casa più vicina a quel luogo era a 100 km. La tranquilla dimora era occupata inizialmente dalla mia famiglia, ma quando i miai genitori morirono io fui il solo ad occuparla. Nonostante fossi solo, l'aria che respiravo lì non mi aveva mai dato malinconia. Non circondata da un recinto appariva completamente esposta agli attacchi, e in effetti lo era. ma il non essere recintata mi dava anche un senso di libertà, potevo andare dove volessi, senza limiti di spazio, e il mio sguardo poteva volare lontano, oltre i confini della mia città.
L'interno non era diviso da stanze apparte il bagno, che era una stanza a parte. Il letto era accostato al divano e alla macchina del gas che non aveva mai usato. Un grande mobile a scaffali era posto sulla parete destra ed era colmo di libri. Grandi tomi antichi che racchiudevano la storia di quel posto ed alcuni molto antichi che parlavano della stirpe dei vampiri. Tutto era messo in disordine. Ad alcuni potrebbe sembrare che in questo modo la casa potesse assumere un'aspetto sconclusionato, ma a me non era mai servito mettere in ordine. Il profumo della carta dei libri, della legna nel caminetto pronta ad essere bruciata per scaldare quel luogo, non mi aveva mai fatto sentire la necessità di mettere in ordine. Tutto per me era perfetto così com'era...
Sulla parete opposta, quella di sinistra, c'erano una serie di porte, tre per la precisione. Aprendo entrambe si entrava in tre corridoi separati. il primo conduceva all'esterno. L'uscita era posizionata a 40 km dall'entrata ed era posta nei sotterranei di un negoio di antiquariato appartenuto per anni ad una famiglia di vampiri. Serviva per le evasioni d'urgenza. naturalmente l'uscita era nascosta. Chi non avesse saputo di quel luogo non avrebbe mai trovato l'uscita... La seconda porta e il suo corridoio portavano ad un garage in cui erano custoditi vecchi pezzi d'arte di grande valore, custoditi con gelosia per anni dalla mia famiglia. Ero orgoglioso di quello. Quella stanza racchiudeva un aspetto antico e un'atmosfera d'orgoglio era rinchiusa lì, ma non era mai un'atmosfera pesante. l'odore degli ogetti antichi, del legno lavorato a mano...A volte mi sembrava di stare in uno di quei vecchi negozietti artigianali, e mi piaceva esaminare quei pezzi di storia. La terza porta portava ad una palestra. Lì avevo imparato tutto quello che adesso sò sulle arti che padroneggio. C'erano attrezzi per incrementare la mosculatura, per distendere le articolazioni, una grande piscina al centro e uno spazio libero adatto per gli allenamenti con la katana. Andavo lì quasi sempre tutti i pomeriggi. A volte, quando ero arrabbiato per qualcosa, o nervoso, e l'atmosfera della montagna o della casa non riusciva a distendermi andavo lì, e mi sfinivo finchè non avevo più neanche le forze per arrabbiarmi. L'odore della pelle che ricopriva gli attrezzi, del liquido per licidare le katane, il calore che sprigionava la lamina di metallo che usavo per affilare il filo delle mie armi, tutto entrava nelle narici facendomi concentrare. Lì non pensavo mai a nulla, se non ai miei obiettivi. Sulla parete di fronte all'entrata c'erano una decina di spade di tutte le lunghezze ed alcuni pugnali. tutte armi fatte da me. Ero orgoglioso di questo. Entrando sembrava di stare in un'armeria, la mia personale armeria!
La casa non era mai stata presa come bersaglio poichè all'apparenza sembrava addirittura abbandonata. Il suo aspetto trasandato non aveva mai ispirato banditi o vampiri in cerca di oro. Ma questa era solo l'apparenza
Sono cresciuto in questo luogo, e non mi è mai importato molto di quanto fosse brutto il suo aspetto esteriore, perchè quello che mi importava era la sensazione di sicurezza che ci respiravo, era la sensazione vera di essere a "casa"...

Edited by kurenai uchiha - 27/6/2009, 18:31
 
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Sigra Cullen
CAT_IMG Posted on 27/6/2009, 16:45




dunque io di solito non correggo mai la quarta prova xchè Drosie e Darky sono più brave XD ma da quello che mi pare mancano l'emozioni che provano loro in quella casa, gli odori e le impressioni ...
poi una domanda: L'uscita era posizionata a 300 km dall'entrata SEI SICURA CHE SONO KM? O_o
 
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kurenai uchiha
CAT_IMG Posted on 27/6/2009, 16:55




e si è tanto ^^"" meglio accorciare un pò dici? xD
ok correggo^^
 
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Sigra Cullen
CAT_IMG Posted on 27/6/2009, 17:11




basta che aggiungi qlle cose se vuoi togliere qlc vedi tu ^^
 
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kurenai uchiha
CAT_IMG Posted on 27/6/2009, 17:32




modificatoooo è venuto peggio di prima lo sò in queste cose non sono brava ç__ç
 
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Sigra Cullen
CAT_IMG Posted on 27/6/2009, 17:42




io ti direi di fare l'ultima poi se ci sarà qlc te lo diranno non preoccuparti
 
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kurenai uchiha
CAT_IMG Posted on 27/6/2009, 17:43




passo alla 5^ prova allora?
 
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Sigra Cullen
CAT_IMG Posted on 27/6/2009, 17:44




si mi prendo la responsabilità XD
 
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kurenai uchiha
CAT_IMG Posted on 27/6/2009, 17:46




xD oooook vado grazie **
 
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kurenai uchiha
CAT_IMG Posted on 28/6/2009, 08:44




5 provaaaaa^^

SPOILER (click to view)
Nella casa dominava il caos. I pavimenti fino a poco prima lucidi erano sporchi di sangue e di terra. Gli estranei erano entrati sfondando il portone d'ingresso. Ania stava dormendo nel suo grande letto ed era sta svegliata da quel grande tonfo delle porte di legno che si aprivano violentemente. Si era precipitata nella stanza dei genitori. Ma lì non c'era nesuno. Iniziò a piangere. Cosa stava accadendo? di sotto stava siuccedendo qualcosa! Impaurita si strinse nella sua vestaglia di cotone rosa e scese le scale ppoggiandosi al corrimano oro. Aveva 9 anni.
Scendendo il primo tratto di scale non vide più di tanto. Il grande quadro sulla parete destra era stato graffiato e sporcato con...del sangue? Ania si portò le mani al viso per non vedere. Voleva scappare da lì, voleva che tutto fosse solo un brutto incubo ma come poteva essere un incubo se tutto era così reale. Così reale come i corpi dei suoi genitori quelache passo più avanti, supini a terra, il volto girato a guardare nel vuoto, un rivolo di sangue che scendeva dalla bocca di entrambi e il petto di suo padre squarciato e immerso in una pozza di sangue poco distante da sua madre. Ania urlò. urlò talmente forte che la gola le bruciò. Ma come poteva preoccuparsi del bruciore alla gola se in quel momento l'unica cosa che vedeva di fronte ai suoi occhie rano i cadaveri delle persone che amava di più al mondo. Come poteva persare di scappare, di smettere di urlare, di mettersi in salvo?
Poi un uomo, un vampiro! Ania cadde a terra facendo un passo indietro inciampò nel primo scalino che aveva appena sceso. L'uomo la fissava con un sorriso malvagio, un ghigno che la prendeva in giro e lei, bambina di 9 anni qual'era, non poteva fare nient'altro che scappare, fuggire. Girò la testa per non vedere i cadaveri, per non vedere l'uomo che rideva, e che con un calcio girò il corpo di sua madre. Cosa poteva fare Ania? Una rabbia accecante le saliva dal cuore, ma scontrarsi contro quell'uomo sarebbe stato solo che un suicidio!
vergognandosi del suo comportamento, di lasciare i suoi genitori nelle mani di quell'uomo scappò al corridoio di destra. l'uomo la seguì camminando e si fermò a parlare con altri uomini, si fermarono nella stanza che usavano per suonare insieme il pianoforte...
<<il sotterraneo!>> esclamò Ania spalancando gli occhi in un attimo di illuminazione. Adesso che l'atrio era libero poteva alzare il tappeto e rifugiarsi lì sotto!
Saettò nel salone principale sentendo ancora le voci degli uomini che ridevano vittoriosi nella sala del pianoforte.
Si sbrigò ad alzare il tappeto e a calarsi giù per la botola, prese un lembo del tappeto e chiudendo la botola sopra la sua testa coprì il coperchio per nascondere l'apertura. Si nascose sotto la scalinata che portava lì sotto...E aspettò...Aspettò che tutto finisse, che sua madre venisse a svegliarla portandola fuori da lì. Ma una voce nel suo subconscio, una voce maligna ma profondamente realista le sussurrò che tutto quello era la verità. I suoi genitori erano veramente morti assassinati, e la sua casa stava per venire fatta a pezzi sopra la sua testa, e lei non poteva fare nient'altro che nascondersi...Codarda..Codarda! Codarda!! le urlava la voce nella sua testa. smise di piangere dopo diversi minuti, quando non ebbe più la forza di essere disperata, e salì le scale uscendo dal nascondiglio.
Salì le scale e aprì la batola uscendo allo scoperto nell'atrio della sua casa. l'assalì lo sconforto...
I mobili, le statue e i quadri, tutto era stato portato via o distrutto. I cadaveri dei genitori erano stati portati via ma il sangue era ancora lì a terra.
La verità di quello che era l'assalì di nuovo, all'improvviso e Ania urlò, urlò forte, ancora...


...Finchè una mano non le coprì la bocca impedendole di far uscire qualsiasi suono. E la rabbia, la voglia di essere libera l'assiloro e lei tentò di dimenarsi, di contrastare quella persona. Ma vedendo che ogni suo sforzo era vano decise di lasciar perdere. Sarebbe morta anche lei come i suoi genitori? L'avrebbero uccisa? La sua vita sarebbe finita dopo solo 9 anni d'esistenza?
E invece calmandosi capì che la mano che la teneva bloccata e che le impediva di parlare era una mano gentile, una mano che non voleva uccidere, che portava conforto e comprensione.
Quando si calmò l'uomo la lasciò andare e Ania riuscì a voltarsi a vedere chi fosse.
Un ragazzo? Un bambino? Pareva poco più grande di lei, ma i suoi occhi tristi e compassionevoli la misero a suo agio.
per un pò stettero così a guardarsi. Ania non sapeva cosa fare. Aveva paura perchè si sentiva persa. ma c'era quel ragazzo lì...
<<come ti chiami?>> le chiese con voce gentile e sorridendo a malapena
<<ania>> rispose lei dopo un attimo di esitazione.
<<ania...Vieni con me. Questo posto è solo morte ormai>> disse con rassegnazione. Ripose la sua arma, una katana, nel fodero e le prese la mano.
Quella bambina gli appariva così persa. Aveva deciso di prenderla con sé. Infondo anche lui era solo, si sarebbero fatti compagnia. Anche se lei si sarebbe dovuta adattare.
Yoite salì al primo piano trascinandosi dietro la bambina. In quel momento ad Ania non sembrava più di stare in casa sua...Quella non poteva essere la sua casa
<<si sono portati via un bel pò di robba ma speriamo che qualche vestito te l'abbiano lasciato...>> borbottò Yoite entrando nella cameretta di Ania.
Anche quì c'era stata una battaglia, a terra c'era del sangue, ma non c'erano corpi.
Ania teneva la mano del ragazzo come se non l'avesse voluta lasciare mai più. In quel momento lui era il suo salvatore, un punto di riferimento. Si sarebbe fidata di lui, anche perchè non vedeva un'alternativa migliore.
<<yoite...>> lo chiamò a bassa voce. Quel ragazzo era poco più grande di lei, ma le appariva così grande e forte! <<cosa sarà di me adesso?>> Riscoppiò in lacrime.
Il ragazzo continuò a frugare nei cassetti prendendo le sue cose e buttandole in una busta. sembrava assorto in molti pensieri. <<verrai con me, vivrai con me e diventerai come me. Se non hai altri programmi questo è il tuo destino per adesso>> Non aveva parlato con prepotenza e Ania si asciugò le lacrime. In fondo non era più sola....Aveva un amico, un fratello...

SPOILER (click to view)
Yoite la portò in una casetta lontanissima dalla sua. Dormì per la maggior parte del viaggio sulle spalle del ragazzo, esausta per quanto era accaduto.
La casetta le appariva così...Brutta!
Storse il naso quando entrò e Yoite le sorrise <<non è come casa tua lo sò, ma ti ci abituerai>>

Yoite l'aveva salvata, forse le avrebbe voluto anche bene. L'aveva tirata fuori da quell'inferno e lei gli sarebbe stata riconoscente in eterno. Passò poco tempo e Ania si abituò a quella che presto chiamò "casa". Yoite l'addestrò all'autodifesa e Ania, da bambina viziata e indifesa qual'era divenne una ragazza, una donna orgogliosa e tenace...Tutto grazie al suo Yoite....


Edited by darkvampire_ - 28/6/2009, 13:30
 
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CAT_IMG Posted on 28/6/2009, 12:32
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Allora la prova va molto bene.
Ti ho messo la parte iniziale e finale sotto spoiler perchè in teoria era da cancellare visto che non c'entrava niente con la prova (che invece deve totalmente essere concentrata sull'incontro e soprattutto sulle emozioni dei pg), ma mi spiaceva troppo fartela cancellare perchè è davvero bella.

OK ti annuncio ufficialmente che hai terminato le prove.
Ora basta che aspetti un mese dalla tua presentazione e poi potrai venire a ruolare in gdr,
 
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17 replies since 26/6/2009, 12:20   179 views
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